La Cittadella della Pesca Organizzazione di Produttori Società Cooperativa è stata riconosciuta formalmente come O.P. in data 22.10.2015 con apposito Decreto Ministeriale.
La filiera riunita dell’OP rappresenta la quasi totalità della marineria viareggina e cura imprenditorialmente la fase di lavorazione, trasformazione, commercializzazione e promozione del pescato locale. In particolare, l’OP raccoglie 14 soci conferenti e 62 motopescherecci, nonché le cooperative di pesca presenti sul territorio del Comune di Viareggio e le principali organizzazioni di categoria (LegaCoop, Confcooperative, UE Coop).
L’OP opera in sinergia con tutte le realtà coinvolte a diverso titolo nel settore pesca e nello sviluppo del porto viareggino, anche per la gestione delle infrastrutture portuali a servizio della marineria, e ha avviato un percorso strutturato di continuo e proficuo confronto con i principali interlocutori istituzionali (Comune, Regione, Capitaneria di Porto) che ha portato alla definizione di progettualità complesse con obiettivi di medio e lungo periodo.
Come affermato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, “non c’è futuro per chi non si preoccupa del bene comune”. Anche nel settore della pesca è necessario intraprendere in tempi rapidi e con determinazione un percorso finalizzato all’implementazione di un nuovo modello di sviluppo in grado di tenere insieme, in modo virtuoso, crescita economica, aspetti sociali e tutela dell’ambiente. L’O.P., nella riflessione sulle linee di sviluppo futuro della marineria viareggina, si è focalizzata in particolare su due dei diciassette obbiettivi dell’Agenda: (i) costruire infrastrutture resilienti, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione; e (ii) conservare ed utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine.
Quale portatrice degli interessi collettivi della categoria, l’O.P. ha quindi definito una strategia di medio e lungo termine per minimizzare lo sforzo di pesca, riducendo l’impatto delle attività sull’ecosistema marino e terrestre, e sostenendo al contempo, possibilmente incrementandola, la redditività delle imprese associate, in particolare quelle di piccola pesca artigianale. Nella visione dell’O.P., l’uso sostenibile delle risorse marine, ma più in generale di tutte le risorse necessarie per l’espletamento delle attività di pesca, costituisce un sicuro fattore di successo anche sotto il profilo imprenditoriale. Solo un’adeguata tutela dell’ecosistema marino, un attento utilizzo delle risorse naturali – orientato alla riduzione del loro consumo – e la diversificazione delle attività attraverso l’affiancamento di iniziative imprenditoriali a basso impatto sull’ecosistema (quali, ad esempio, la valorizzazione mediante trasformazione di specie ittiche meno commercializzate, l’ittiturismo, la pesca-turismo, le attività turistico-ricreative), consentiranno nel medio e lungo termine di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Questa visione strategica impone l’adozione di un complesso di iniziative innovative articolate in un progetto di ampio respiro che parte dalla gestione dei “luoghi della pesca” per arrivare alla ridefinizione dei meccanismi e dei canali di valorizzazione e commercializzazione del prodotto e alla diversificazione delle attività del pescatore.